LA GIUNGLA DELL'ORO nel 2000
C' e' chi lo vende a 18000 chi a 20000 e chi lo vende come gli pare. Non e' così semplice; diffidate sempre di chi vi da istantaneamente il prezzo dell'oro senza giustificare il perché di quel costo. Chi entra in una gioielleria od oreficeria dovrebbe essere consapevole che l'oro esposto in vetrina non e' altro che la materia prima con cui vengono realizzati graziosi ed originali monili resi appunto preziosi dal materiale utilizzato (sia esso oro, platino o argento) ma anche dal lavoro eseguito dagli orafi artigiani. Il prezzo dei gioielli in vendita e' però influenzato anche dai costi di gestione sostenuti dai vari intermediari( fabbrica, grossista, dettagliante) dal legittimo guadagno di tutti gli anelli di questa catena e last but not least dai carichi d'ordine fiscale. In effetti, un grammo doro di un oggetto in vendita in una gioielleria costa: valore del metallo + manifattura + costi di gestione + guadagno + fisco E pur vero che per venire incontro al consumatore i fabbricanti orafi, avvalendosi di moderni macchinari realizzano dei prodotti a basso costo di manifattura; questo comporta ovviamente una spersonalizzazione del prodotto stesso, perdendo in originalità quello che si guadagna in quantità ed economicità. Si va dunque dagli oggetti a basso costo (stampati, microfusione di serie) al costo ben più alto dell' oggetto opera di un famoso designer od orafo di prestigio.
A cura di Pino Ricciardi torna a rubriche
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